L’ingrediente cosmetico Zinco Piritione, INCI Zinc Pyrithione (ZPT), è attualmente ammesso come conservante nei prodotti a risciacquo (esclusi i prodotti per l’igiene orale) ad una concentrazione fino allo 0,5% nei prodotti generici e fino all’1,0% nei prodotti per capelli (Allegato V / 8). Inoltre, lo ZPT è consentita anche in una concentrazione fino allo 0,1% nei prodotti per capelli non a risciacquo (allegato III / 101).
Lo zinco piritione è stato oggetto di diverse valutazioni di sicurezza da parte del comitato scientifico per la sicurezza dei consumatori (SCCS). In particolare, nei pareri SCCS del 2014 e del 2018, lo Zinco Piritione è stato trovato sicuro come agente antiforfora nei prodotti a risciacquo per la cura dei capelli ad una concentrazione massima del 2,0%.
ZPT sospetto cancerogeno
Nell’ottobre 2016 l’agenzia delle sostanze chimiche svedese ha presentato un dossier all’ECHA per sostenere la classificazione e l’etichettatura dello ZPT come CMR 1B. Il 14 settembre 2018, il comitato per la valutazione dei rischi (RAC) dell’ECHA ha adottato un parere in cui proponeva la classificazione e l’etichettatura armonizzate a livello UE dello ZPT come sostanza CMR 1B ai sensi del regolamento (CE) n. 1272/2008. Ai sensi dell’articolo 15, paragrafo 2, del regolamento sui cosmetici, “È vietato l’uso nei prodotti cosmetici di sostanze classificate come sostanze CMR, di categoria 1A o 1B ai sensi della parte 3 dell’allegato VI del regolamento (CE) n. 1272/2008.
Nell’aprile 2019, un dossier sulla sicurezza dello ZPT è stato presentato da Cosmetics Europe, l’associazione europea dei fabbricanti di cosmetici, per dimostrare la sicurezza dell’ingrediente come antiforfora nei prodotti per capelli da risciacquare.
Parere del SCCS
L’SCCS sulla base dei dati tossicologici presenti in letteratura ha espresso un parere parziale. Infatti in attesa di ulteriori informazioni considera lo zinco piritione come sicuro se utilizzato come agente antiforfora nei prodotti per capelli a risciacquo ad una concentrazione massima dell’1%. Non esprime un parere definitivo riguardo il profilo di sicurezza dell’ingrediente in generale, lasciando intendere che ulteriori aggiornamenti saranno forniti nel prossimo futuro.